venerdì 26 novembre 2010
Fiaccolata e show acrobatico a Pozza di Fassa
29 novembre
«Fiaccolata e show acrobatico» – Pozza di Fassa
Dalle 21, allo Ski Stadium Aloch, i maestri di sci della Val di Fassa daranno vita ad uno spettacolo che terrà tutti con il fiato sospeso.
www.fassa.com
Reinhold Messner - La città e le sue montagne: alla ricerca di un dialogo
Reinhold Messner "La città e le sue montagne: alla ricerca di un dialogo", intervistato da Marco Onida, Luigi Zanzi, Sandro Filippini.
martedì 14 dicembre 2010 ore 20.030 - Trento Teatro Sociale, via Oss Mazzurana 19
Da sempre nella sua storia la città di principale di una grande rete di “alpina” e la pianura (fino al mare). Così tra le sue vie cittadine spira il vento delle montagne, talora anche il vento gelido ma rasserenante di tramontana; così le varie schiere di eminenze montuose, più o meno alte, più o meno lontane, che fanno corona intorno a Trento, hanno saputo accogliere molteplici echi culturali provenienti dalla piazza della città. In tale lunga vicenda di interazioni sono emersi anche momenti di forte tensione che hanno rischiato di spezzare quella rete vitale che aveva fatto, e che tuttora fa, di Trento una soglia di incontro tra la civiltà “cittadina” e quella “montana”. Di volta in volta si è inventato il “passaggio” verso un nuovo equilibrio, e la rete del “dialogo” tra la città e le sue montagne si è di nuovo intessuta. Oggi si è di nuovo di fronte all’esigenza di re-inventare nuove vie verso nuovi equilibri: a tal fine occorre una cultura che sappia, nello stesso tempo, radicarsi tra le montagne a tutela dell’ambiente montano e avvalersi della più vigile coscienza della civiltà cittadina (anch’essa travagliata da problematiche di crisi d’orientamento nel proprio sviluppo). Per questo, nel suo interrogarsi su tali problematiche, la città di Trento intende arricchirsi della testimonianza di reinhold Messner che, nella sua storia così ricca d’avventura, ha felicemente riunito l’esperienza montana con quella dell’esplorazione di più vasto orizzonte mondano della scena internazionale. Sandro filippini, Marco Onida e Luigi zanzi avvieranno l’incontro innescando provocatoriamente domande mirate a intessere un proficuo dialogo tra un grande interprete della montagna e la nostra città. Luigi Zanzi
Reinhold Messner alpinista, scrittore, contadino di montagna e Membro del Parlamento Europeo dal 1999 al 2004, nato il 17 settembre 1944 nel Sudtirolo/Italia. Da oltre 30 anni Reinhold Messner rappresenta uno degli alpinisti di maggior successo nel mondo. Nel corso delle sue 3.500 imprese alpinistiche è riuscito a realizzare circa 100 prime ascensioni ed a scalare tutti i 14 ottomila. A piedi ha attraversato l’Antartide, la Groenlandia per il lungo, il tibet e i deserti Gobi e takla Makan. Vive con la sua famiglia a Merano e nel suo vicino castello Juval, dove gestisce dei masi agricoli, scrive i suoi libri, lavora alla realizzazione del progetto Messner Mountain Museum (MMM) e si dedica alla fondazione Messner Mountain Foundation (MMF), che da sostegno ai popoli delle montagne in tutto il mondo.
Marco Onida dal 1994 funzionario europeo presso la Direzione Generale Ambiente della Commissione europea. Personalità di spicco nel settore degli studi in materia ambientale e del diritto comunitario. Autore di numerose pubblicazioni nel settore del diritto ambientale.
Marco onida è il nuovo Segretario Generale della Convenzione delle Alpi. La nomina è stata comunicata giovedì, 9 novembre, al termine della due giorni della IX Conferenza delle Parti firmatarie della Convenzione delle Alpi, svoltasi ad Alpbach in Austria. L'AISE afferma che Marco onida, nominato Segretario Generale per consenso, è attualmente funzionario della Commissione Europea e personalità di spicco nel settore degli studi in materia ambientale, esvolgerà l´incarico per 4 anni, con possibilità di rinnovo del mandato per altri due. Data la rilevanza della Convenzione, che rappresenta un importante strumento di cooperazione regionale per lo sviluppo sostenibile dell'arco alpino, la nomina di onida, si legge in una nota della Farnesina, "costituisce un significativo risultato per la politica estera ed ambientale italiana. Il nostro Paese potrà infatti contare su una presenza chiave per rafforzare il nostro ruolo nell'area".
Luigi Zanzi nato a Varese nel 1938, è docente di Metodologia delle scienze storiche presso l’Università di Pavia. tra i suoi molteplici interessi di ricerca, ha dedicato, a più riprese, il proprio studio alla storia della cultura montana (si richiamano, a questo proposito: I Walser nella storia delle Alpi, Jaca Book, Milano, 1988; Sacri Monti e dintorni, Jaca Book, Milano, 1990; Monte Rosa la montagna dei Walser con R. Messner, E. Rizzi , Fondazione Enrico Monti, Milano, 1994; Dolomieu: un avventuriero nella storia della natura, Jaca Book, Milano, 2003; Un pensiero montano: la filosofia di Reinhold Messner, Cda & Vivalda, torino, 2004; Le Alpi nella storia d’Europa, Cda&Vivalda, torino, 2004; Albrecht von Haller Un “illuminista eclettico” tra laboratori della scienza e sentieri delle Alpi, Fondazione Enrico Monti, Anzola d’ossola, 2009; e altri).
Alessandro Filippini è nato a Milano nel 1951. Laureato in filosofia alla Statale, inizia a lavorare nei quotidiani nel 1974. Selezionato per il primo corso della prima scuola di giornalismo, sempre a Milano, è assunto a tuttosport nel 1978. Dopo due anni a torino, passa alla Gazzetta dello Sport sempre come esperto di sport olimpici e di alpinismo. Ha infatti seguito in pratica tutta l’epopea della “corsa agli ottomila” di Reinhold Messner. Vice caporedattore, ha curato la nascita del supplemento settimanale della Gazzetta (prima Magazine, ora Sportweek). Ha curato per la Federico Motta l’enciclopedia delle olimpiadi e per l’enciclopedia treccani la voce Alpinismo.
La Vigolana fra natura e storia
Stefano Mayr, in collaborazione con SAT Mattarello "La Vigolana fra natura e storia"
La vigolana, montagna che sovrasta Mattarello, riveste una particolare importanza per gli abitanti del sobborgo cittadino, che l’hanno sempre considerata la loro montagna, percorrendone i numerosi sentieri sia per scopi ricreativi, che, soprattutto nei tempi passati, per cacciare o per portare le bestie nei pascoli d’alpeggio. È ricca di vestigia storiche, risalenti soprattutto alla prima guerra mondiale, con quattro forti ancora visitabili sul versante di Mattarello e, da un punto di vista geologico, rivestono particolare interesse le grotte di origine carsica, molte delle quali ancora inesplorate, che percorrono l’intero massiccio.
Stefano Mayr laureato nel 1992 in Scienze naturali presso l’Università degli Studi di Camerino, svolge attività di ricerca e consulenza scientifica nell’ambito di progetti relativi all’ambiente, per conto di numerosi soggetti istituzionali, dal Fondo Mondiale per la natura (Progetto Life natura) alla Provincia Autonoma di trento, al WWF Italia, occupandosi di monitoraggio, conservazione e ripristino ambientale.
lunedì 06 dicembre 2010 ore 20.30 - Mattarello Sala Polivalente Centro S.Vigilio, Via Poli 4
Verticalità nei dintorni cittadini
Rolando Larcher, in collaborazione con SAT Mattarello "Verticalità nei dintorni cittadini"
rolando Larcher ha 45 anni e da 30 anni scala con gioia e passione. Negli anni ‘80 ha vissuto l’esplosione dell’arrampicata sportiva, sia con la ricerca del grado massimo che con le competizioni: sono sue le prime vie di 10o grado sulle pareti di arco. Nel 1992 è stato la controfigura d’arrampicata di Silvester Stallone, assieme al compianto Wolfang gullich, nel film Cliffhanger.
Ha viaggiato in varie parti del mondo per scalare e scoprire nuove pareti, dagli Stati Uniti al Messico, dalla Thailandia al Madagascar, poi australia, Marocco, Turchia, argentina, Cile e recentemente in Pakistan, dove in agosto ha aperto una nuova via sulla catena del karakorum.
Negli anni ‘90 ha iniziato a dar sfogo al suo bisogno creativo, dedicandosi all¡¯apertura di nuove vie: Hotel Supramonte in Sardegna, la Larcher-vigiani in Marmolada; in Pakistan The Children of Hushe; in Patagonia, nel gruppo delle Torri del Paine. Osa, ma non troppo, sulla parete est del Cota 2000 e El gordo, El flaco y L’abuelito sulla Torre Centrale del Paine. Nel 2007 ha ricevuto il prestigioso premio del C.a.I. “Paolo Consiglio” alla miglior spedizione alpinistica italiana all’estero per la salita, effettuata nel 2006, Come to Derwish sulla parete guvercinlik, nel gruppo dell’Aladaglar in Turchia. Le riprese di questa salita sono state montate nel film Oltre la Parete, che ha ricevuto il premio del pubblico al filmfestival della Montagna di Trento nel 2009.
giovedì 02 dicembre 2010 ore 20.30 - Mattarello Sala Polivalente Centro S.Vigilio, Via Poli 4
rolando Larcher ha 45 anni e da 30 anni scala con gioia e passione. Negli anni ‘80 ha vissuto l’esplosione dell’arrampicata sportiva, sia con la ricerca del grado massimo che con le competizioni: sono sue le prime vie di 10o grado sulle pareti di arco. Nel 1992 è stato la controfigura d’arrampicata di Silvester Stallone, assieme al compianto Wolfang gullich, nel film Cliffhanger.
Ha viaggiato in varie parti del mondo per scalare e scoprire nuove pareti, dagli Stati Uniti al Messico, dalla Thailandia al Madagascar, poi australia, Marocco, Turchia, argentina, Cile e recentemente in Pakistan, dove in agosto ha aperto una nuova via sulla catena del karakorum.
Negli anni ‘90 ha iniziato a dar sfogo al suo bisogno creativo, dedicandosi all¡¯apertura di nuove vie: Hotel Supramonte in Sardegna, la Larcher-vigiani in Marmolada; in Pakistan The Children of Hushe; in Patagonia, nel gruppo delle Torri del Paine. Osa, ma non troppo, sulla parete est del Cota 2000 e El gordo, El flaco y L’abuelito sulla Torre Centrale del Paine. Nel 2007 ha ricevuto il prestigioso premio del C.a.I. “Paolo Consiglio” alla miglior spedizione alpinistica italiana all’estero per la salita, effettuata nel 2006, Come to Derwish sulla parete guvercinlik, nel gruppo dell’Aladaglar in Turchia. Le riprese di questa salita sono state montate nel film Oltre la Parete, che ha ricevuto il premio del pubblico al filmfestival della Montagna di Trento nel 2009.
giovedì 02 dicembre 2010 ore 20.30 - Mattarello Sala Polivalente Centro S.Vigilio, Via Poli 4
Selezione di cortometraggi sul rapporto tra città e montagna dalle ultime edizioni del Trentofilmfestival
TrentoFilmFestival, una selezione di cortometraggi sul rapporto tra città e montagna dalle ultime edizioni del Trentofilmfestival e a seguire il film documentario "Il motore delle città" di Andrea Fenoglio e Diego Mometti. Presenta Sergio Fant Coordinatore del Programma cinematografico del Festival
(Italia, 2008 / durata: 52’ / lingua: italiano, piemontese e patois)
“Il Motore delle città” è una parabola che, attraverso le testimonianze-audio raccolte da nuto Revelli negli anni ’70, descrive lo spopolamento della montagna cuneese utilizzando immagini riprese oggi. Il film è composto da due episodi. Il primo descrive ciò che rimane dei luoghi abbandonati. Tutte le testimonianze ripercorrono il senso di isolamento degli ultimi rimasti. Le immagini svelano il passaggio del tempo e indagano un territorio completamente desertificato. ll secondo episodio racconta lo scontro tra due opposti modi di vivere: quello del montanaro e quello del cittadino. Vengono narrati i pensieri e l’esistenza di un uomo che vive un presente di operaio ma che serba dentro di sé l’esperienza e l’emozione della vita in montagna. Le immagini fanno da sfondo alle esperienze dei testimoni e indagano l’opposizione tra i diversi paesaggi come metafora del contrasto interiore di chi li ha abitati e vissuti.
martedì 30 novembre 2010 ore 20.30 - Trento Sala Grande della Fondazione Bruno Kessler, via S.Croce 77
(Italia, 2008 / durata: 52’ / lingua: italiano, piemontese e patois)
“Il Motore delle città” è una parabola che, attraverso le testimonianze-audio raccolte da nuto Revelli negli anni ’70, descrive lo spopolamento della montagna cuneese utilizzando immagini riprese oggi. Il film è composto da due episodi. Il primo descrive ciò che rimane dei luoghi abbandonati. Tutte le testimonianze ripercorrono il senso di isolamento degli ultimi rimasti. Le immagini svelano il passaggio del tempo e indagano un territorio completamente desertificato. ll secondo episodio racconta lo scontro tra due opposti modi di vivere: quello del montanaro e quello del cittadino. Vengono narrati i pensieri e l’esistenza di un uomo che vive un presente di operaio ma che serba dentro di sé l’esperienza e l’emozione della vita in montagna. Le immagini fanno da sfondo alle esperienze dei testimoni e indagano l’opposizione tra i diversi paesaggi come metafora del contrasto interiore di chi li ha abitati e vissuti.
martedì 30 novembre 2010 ore 20.30 - Trento Sala Grande della Fondazione Bruno Kessler, via S.Croce 77
Dall'ambiente di prossimità all'identità territoriale
Dall'ambiente di prossimità all'identità territoriale.
Presenta la serata Iva Berasi Direttrice dell’Accademia della Montagna, intervengono Franco De Battaglia, Marcella Morandini, Stefano Andreotti
Quanto è importante vivere e conoscere l’ambiente di prossimità per favorire l’identità territoriale e quindi l’amore, il rispetto e giusta valorizzazione della montagna? “… ripensare e rivalutare le antiche radici comunitarie del mondo Intervengono alpino-rurale non sembrerebbe possibile senza prima ricostruire un diverso rapporto con il territorio e le sue risorse che consideri il passato come in parte ancora presente e non come tempo ormai sepolto”. Vladimir Clementi
Franco De Battaglia è giornalista e scrittore. Già allievo della scuola di roccia “Giorgio Graffer” è stato direttore del giornale “Alto Adige” a Trento e a Bolzano. nel 1994 ha aperto il “Corriere delle Alpi” a Belluno per completare un quadro di informazione quotidiana nell’area dolomitica. Sono i giornali, con il “trentino” ai quali ora collabora. Fin dagli anni Settanta, quando coordinò la mostra “Montagna da vivere, montagna da salvare” per il Filmfestival della Montagna approfondisce i problemi di cultura ambientale e alpina. Fra i suoi libri Il Gruppo di Brenta (Zanichelli 1982), Lagorai (Zanichelli 1989) Enciclopedia delle Dolomiti (con Luciano Marisaldi, Zanichelli 2002, Premio speciale Giuria Premio Itas 2001). Il suo ultimo lavoro è Sentieri storici delle Dolomiti, Zanichelli 2007. Ha scritto In cima al mondo (temi 1993-2004) un viaggio nella cultura alpina quale emerge dai film del Filmfestival, del cui Consiglio fa parte. È socio dell’Accademia Roveretana degli Agiati.
Marcella Morandini nata a trento nel 1978, cresciuta in valle di Fiemme, Funzionaria del Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi con sede a Innsbruck e Bolzano è una dei responsabili dei progetti di attuazione della Convenzione delle Alpi sul territorio. Si occupa inoltre di cooperazione territoriale europea e del Sistema di osservazione e Informazione delle Alpi (SoIA).
Stefano Andreotti un periodo di lavoro all’estero, in Grecia e poi in nuova Zelanda presso il new Zeland tourism Research Istitute, dove ha approfondito le tematiche dello sviluppo locale e del turismo sostenibile, svolge attività di ricerca presso il gruppo di ricerca e tourism dell’Università di Trento e segue come consulente alcuni progetti territoriali. Con Gerardine Parise è autore del libro Sciare low cost destinazioni sciistiche alternative (ed. Curcu e Genovese).
lunedì 29 novembre 2010 ore 17.30 - Biblioteca Comunale di Trento – Sede di Trento Sala degli Affreschi, via Roma 55
Presenta la serata Iva Berasi Direttrice dell’Accademia della Montagna, intervengono Franco De Battaglia, Marcella Morandini, Stefano Andreotti
Quanto è importante vivere e conoscere l’ambiente di prossimità per favorire l’identità territoriale e quindi l’amore, il rispetto e giusta valorizzazione della montagna? “… ripensare e rivalutare le antiche radici comunitarie del mondo Intervengono alpino-rurale non sembrerebbe possibile senza prima ricostruire un diverso rapporto con il territorio e le sue risorse che consideri il passato come in parte ancora presente e non come tempo ormai sepolto”. Vladimir Clementi
Franco De Battaglia è giornalista e scrittore. Già allievo della scuola di roccia “Giorgio Graffer” è stato direttore del giornale “Alto Adige” a Trento e a Bolzano. nel 1994 ha aperto il “Corriere delle Alpi” a Belluno per completare un quadro di informazione quotidiana nell’area dolomitica. Sono i giornali, con il “trentino” ai quali ora collabora. Fin dagli anni Settanta, quando coordinò la mostra “Montagna da vivere, montagna da salvare” per il Filmfestival della Montagna approfondisce i problemi di cultura ambientale e alpina. Fra i suoi libri Il Gruppo di Brenta (Zanichelli 1982), Lagorai (Zanichelli 1989) Enciclopedia delle Dolomiti (con Luciano Marisaldi, Zanichelli 2002, Premio speciale Giuria Premio Itas 2001). Il suo ultimo lavoro è Sentieri storici delle Dolomiti, Zanichelli 2007. Ha scritto In cima al mondo (temi 1993-2004) un viaggio nella cultura alpina quale emerge dai film del Filmfestival, del cui Consiglio fa parte. È socio dell’Accademia Roveretana degli Agiati.
Marcella Morandini nata a trento nel 1978, cresciuta in valle di Fiemme, Funzionaria del Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi con sede a Innsbruck e Bolzano è una dei responsabili dei progetti di attuazione della Convenzione delle Alpi sul territorio. Si occupa inoltre di cooperazione territoriale europea e del Sistema di osservazione e Informazione delle Alpi (SoIA).
Stefano Andreotti un periodo di lavoro all’estero, in Grecia e poi in nuova Zelanda presso il new Zeland tourism Research Istitute, dove ha approfondito le tematiche dello sviluppo locale e del turismo sostenibile, svolge attività di ricerca presso il gruppo di ricerca e tourism dell’Università di Trento e segue come consulente alcuni progetti territoriali. Con Gerardine Parise è autore del libro Sciare low cost destinazioni sciistiche alternative (ed. Curcu e Genovese).
lunedì 29 novembre 2010 ore 17.30 - Biblioteca Comunale di Trento – Sede di Trento Sala degli Affreschi, via Roma 55
La montagna da sotto
Fino al 14 dicembre
«La montagna da sotto» – Trento
Quinto capitolo del percorso che ha posto al centro della sua indagine, attraverso molteplici iniziative, la città contemporanea e le sue multiformi dialettiche, e che quest'anno affronta il tema del rapporto tra ambiente urbano e le montagne che lo circondano. In una città come Trento le connessioni tra città e montagna sono un elemento fondante del rapporto che gli abitanti o quanti passino in città per lavoro o turismo, instaurano con il territorio.
www.fotoamatorimattarello.info
«La montagna da sotto» – Trento
Quinto capitolo del percorso che ha posto al centro della sua indagine, attraverso molteplici iniziative, la città contemporanea e le sue multiformi dialettiche, e che quest'anno affronta il tema del rapporto tra ambiente urbano e le montagne che lo circondano. In una città come Trento le connessioni tra città e montagna sono un elemento fondante del rapporto che gli abitanti o quanti passino in città per lavoro o turismo, instaurano con il territorio.
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