giovedì 23 dicembre 2010

Modigliani scultore


Tra il 1911 e il 1913 Amedeo Modigliani abbandona la pittura e si dedica alla scultura. Sono gli anni in cui l’artista livornese mette a punto un’inedita sintesi fra elementi della tradizione e originali accenti figurativi.

L’unicità del progetto espositivo del Mart si concentra sul corpus delle sculture di Modigliani. Come pochi altri protagonisti delle avanguardie artistiche del novecento, Modigliani coglie le suggestioni della storia e le intreccia con un linguaggio personale. Infatti, la scultura arcaica, medioevale e rinascimentale, e poi la scoperta dell’arte orientale e tribale, attraverso le ricerche di Picasso e Brancusi, sono per Modigliani uno straordinario campo di riferimenti per l’avvio di un rivoluzionario percorso creativo.

Le sue sculture hanno una purezza avvolgente e forme enigmatiche, come ha dimostrato Ambrogio Ceroni che per la prima volta, nel 1965, ha catalogato l’opera di Modigliani scultore. Delle 25 sculture identificate da Ceroni, solo 16 oggi appartengono a collezioni pubbliche, mentre le restanti sono disperse o conservate presso inaccessibili collezioni private. Con questa mostra il Mart intende offrire un nuovo contributo ad un aspetto centrale della vicenda artistica di Modigliani, l’artista che amava definirsi “più scultore che pittore”.

Il progetto è stato ideato e curato da Gabriella Belli, Flavio Fergonzi, Alessandro Del Puppo, con il supporto di un comitato scientifico composto da Anna Ceroni, Eike Schmidt, Kenneth Wayne. Testi in catalogo di Flavio Fergonzi, Alessandro del Puppo, Brigitte Léal, Eike Schmidt, Kenneth Wayne, Ilaria Cicali e Anna Ceroni

Mart, Rovereto
18 dicembre 2010 - 27 marzo 2011
A cura di Gabriella Belli, con il supporto di un comitato scientifico coordinato da Flavio Fergonzi e Alessandro Del Puppo, di cui fanno parte Anna Ceroni, Eike Schmidt e Kenneth Wayne.

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